“Le frontiere, materiali o mentali, di calce e mattoni o simboliche, sono a volte dei campi di battaglia, ma sono anche dei workshop creativi dell'arte del vivere insieme, dei terreni in cui vengono gettati e germogliano i semi di forme future di umanità” (Z. Bauman)

15747661_1524118014267195_9013461366294879953_nAbbiamo scelto questa frase del sociologo Bauman come commento al percorso di Educazione alla mondialità nelle scuole che da due anni e mezzo stiamo portando avanti nella comunità SMA-NSA di Feriole.
Durante tutto l’anno, nella rubrica “Nuovi Stili di Annuncio” percorreremo questa esperienza.
Abbiamo proposto alle scuole (secondarie di primo e secondo grado) un progetto didattico di interculturalità denominato “Progetto Frontiere”.
Il nome ci è venuto in mente pensando a quanto, oggi nel mondo, le frontiere intese come luoghi di grandi scontri culturali, simbolo di un’umanità confusa e spaventata davanti ai problemi attuali. Il nostro intento è presentare le ‘frontiere’, fisiche e mentali, spesso luoghi dove accresce divisione e pregiudizio, come occasioni per una nuova modalità del vivere insieme. È nei luoghi di confine tra il mio mondo e quello dell’altro che si gioca e si giocherà il futuro modo di guardare alla vita, che potrà essere costruito da muri che dividono o da ponti che liberano e arricchiscono. Frontiera come laboratorio creativo di nuova umanità.
L’obiettivo è quindi introdurre i ragazzi al confronto con le differenze culturali e le problematiche della globalizzazione attraverso la conoscenza di realtà, persone e situazioni di frontiera, aiutandoli a formarsi una coscienza critica e a superare una visione pregiudiziale. Stimolare i ragazzi a maturare atteggiamenti responsabili e a rendersi protagonisti attivi in questa nostra società. Fornire stimoli e supporto agli insegnanti per lavorare sulle dinamiche dell’Intercultura.
In questi tre anni, il bilancio è stato molto positivo. I moduli sono stati molto apprezzati sia dai ragazzi che dai docenti. Le provocazioni lanciate, così come le informazioni fornite e le dinamiche di coinvolgimento, sono state accolte e ritenute efficaci. Hanno permesso di scuotere alcuni luoghi comuni e di proporre dei cammini di ricerca e di informazione critica.
Questa collaborazione con il mondo della scuola è per noi una continua scoperta.  Abbiamo toccato con mano quanto i giovani sentano il profondo desiderio di vivere in un mondo bello e in armonia, di essere liberi, di essere felici. Aiutarli a comprendere che non si può esserlo da soli e che tutto è ‘connesso’ nel mondo, è il primo passo per una convivenza pacifica e giusta con tutti i popoli.
Nei quattro appuntamenti annuali della rivista, racconteremo coralmente i quattro temi educativi e la bella esperienza di lavoro con insegnati e ragazzi, perché, come diceva Ghandi: “La vera educazione è quella che ci rende mentalmente liberi e moralmente eccellenti”

Per informazioni su questo progetto o proporlo nelle scuole, contattaci!

speciale-volontariato