Eccomi qui già da una settimana. Mi aspettavano e cosi già il sabato pomeriggio eravamo a Béthanie.

Per il momento non sento la fatica di tante ore di lavoro, il clima è buono, ci sono ancora temporali. L’unico inconveniente è la corrente che va e viene, ci possono essere 3\4 coupures di più ore nelle 24 ore.

Avevo dimenticato la tanta sofferenza che ci circonda. E alcune cose mi tengono compagnia anche di notte…

Sento che per alcuni anni  la situazione che si è creata, come conseguenza della divisione del territorio, sarà pesante da portare.

C’è una grande carenza di suore, comunità a due. Ci sono attività da rilanciare. C’è urgenza di formare le suore perché prendano in mano le attività e che le sviluppino.

Sento tanta voglia di impegnarsi da parte loro,  tanta determinazione, buona volontà e coraggio ed è questo che mi fa sentir bene con loro.

Alcune notizie:

Dalle ecografie fatte ieri porto in cuore un giovane senegalese che ha dovuto essere operato di urgenza perché è stata diagnosticata un’occlusione intestinale. Una giovane donna tumore al seno, un giovane appena sposato che conosco bene, tumore al testicolo, un uomo con tumore al fegato, una giovane con un bambino morto in pancia, e poi quanti fibromi e cisti all’apparato genitale femminile!!!  Ad una il fibroma è cosi grosso che non si vede più l’ovaia.

Adesso è il cardiologo che sta utilizzando l’ecografo, ha 12 pazienti da esaminare. Per lui la situazione e ancora più pesante, perché trova patologie che avrebbero bisogno di intervento chirurgico ma c’è solo un cardio-chirurgo a Ouaga.

Qui tutto bene. Sono rimasta assente alcuni anni ma arrivando l’assenza si è cancellata ed è come se fossi sempre stata qui. Ci sono delle persone nuove, altre che mancano perché morte, ma l’amicizia che mi lega a questa gente è ancora viva. Non vi dico le visite sia a casa che qui all’ospedale (dove mi trovo anche se è domenica); è in questi momenti di chiusura del centro che si riesce a lavorare bene, tranquillamente.

È stata una settimana ricca di avvenimenti: all’ospedale cose belle come la nascita di bambini bellissimi e nello stesso tempo due aborti spontanei.

Nuovi ammalati AIDS trovati e messi in cura. Ieri un piccolino ammalato di AIDS è venuto con  una  malaria altissima con densità parassitaria superiore a 1000. Oggi per fortuna sta meglio.

Il lavoro è sempre tanto ma c’è la gioia di lavorare per il bene degli ammalati e allora andiamo avanti bene.

            Un abbraccio a tutte.

                       Sr. Piera