IL CARISMA NSA

NEL CENACOLO

Lo Spirito Santo, anima della Chiesa, la arricchisce dei suoi doni (Carismi) per sostenerla e guidarla nella sua missione universale di salvezza. Le ispirazioni dello Spirito Santo sono all’origine della santità dei figli della Chiesa e delle opere attraverso le quali essa serve e diffonde il Regno di Dio.

Padre Agostino Planque ascolta ed asseconda lo Spirito Santo quando decide di fondare la Congregazione religiosa delle Suore di Nostra Signora degli Apostoli. Nel delineare il loro cammino spirituale ed apostolico, egli esplicita il “dono” ricevuto mettendolo a servizio della Chiesa e del mondo: “Desidero che possano conservare il nome che ho dato loro: Suore di Nostra Signora degli Apostoli. La Vergine Maria, nel titolo di Regina degli Apostoli, nel Cenacolo e nelle opere apostoliche’’. Il nome è un programma e una promessa! Padre Planque lo sceglie personalmente a Roma, pregando sulla tomba degli Apostoli. Una profonda intuizione lo guida: “Che cosa avrebbero potuto fare gli Apostoli senza Maria, nei primi tempi della Chiesa?” Egli è sicurissimo che Maria, dopo avere condiviso con gli Apostoli il periodo di raccoglimento nel Cenacolo, abbia continuato ad essere con loro anche quando, dopo la Pentecoste, si dispersero per annunciare la Buona Notizia.

COME GLI APOSTOLI

Planque ne è convinto: le sue figlie sono chiamate a riprodurre, nella loro vita, la meravigliosa storia riportata dagli Atti degli Apostoli. Anch’esse sono state scelte ed invitate ad entrare nel Cenacolo, la “camera alta” nella quale raccogliersi con Maria e i discepoli, nell’ attesa del dono della Pentecoste: lo Spirito Santo. Rese audaci dallo Spirito, possono essere mandate in missione per far conoscere ed amare Dio annunciando il Signore Gesù morto e risorto, incontrato nella preghiera e nella comunione fraterna. Il Cenacolo è il luogo ideale nel quale rivivere l’esperienza della prima comunità cristiana che qui “entra” per accogliere lo Spirito e da qui “esce”, diventata Chiesa, a portare nel mondo la “Buona Novella” di Cristo. L’ideale del Fondatore prende forma a partire dalle profondità della Parola di Dio: “Mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea, la Samaria e fino agli estremi confini della terra” (Atti 1,8); “Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco: Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo”. (Mt 28,19-20)

È un ideale, radicale ed affascinante, un forte appello ad addentrarsi senza paura lungo le vie che lo Spirito di Cristo apre nel mondo agli annunciatori del Vangelo. “Come sono belli i piedi di coloro che portano lieti annunci!”, esclama il profeta Isaia. Sì, proprio i piedi, per ricordare che per annunciare bisogna camminare, bisogna partire, bisogna “uscire” andare verso gli altri per offrire loro la straordinaria opportunità di incontrare il Vangelo di Gesù e di accoglierlo.

CON MARIA, MADRE DI GESÙ

Nell’altissimo momento della Pentecoste, Maria, la Madre di Gesù è nel Cenacolo con la comunità dei discepoli. La presenza di Maria crea uno “spazio” contemplativo che avvolge tutti i presenti e li dispone all’ accoglienza dello Spirito Santo.

“Con Maria, Madre di Gesù” è il motto che Planque sceglie per le sue Suore. La frase, tratta dagli Atti degli Apostoli (1,14) è una sintesi dello spirito con il quale esse sono chiamate a realizzare la loro vocazione di Missionarie di Nostra Signora degli Apostoli. La Vergine, diventata madre di tutta l ’umanità sotto la croce, quando Gesù stesso l’ha affidata a Giovanni, è diventata poi nel Cenacolo la Regina degli Apostoli. Una “regalità”, quella di Maria, in puro stile evangelico, simile a quella del Figlio, svolta nel servizio e nell’umile obbedienza a Dio. La Regina degli Apostoli, sottolinea Planque, svolge presso i discepoli del Signore Risorto il duplice ruolo di madre e di maestra: come madre mantiene viva in essi la memoria del Figlio, come maestra insegna a seguirne la tracce… La vera devozione a Maria, ricorda Planque, è un impegno, una decisione seria. “Amare veramente Maria significa imitarla” e lasciarsi formare da Lei, per diventare sempre più capaci di ascoltare lo Spirito e di riconoscerne le vie per servire l’umanità redenta da Cristo.

MISSIONARIE PER L’AFRICA

Pensando alla nuova Congregazione, Agostino Planque esprime da subito la sua intenzione di formare delle religiose missionarie che collaborino con i Padri. “E ‘ per il bene dell’Africa, che Dio ha fatto nascere questa piccola istituzione”, e ribadisce sempre che “le suore sono unicamente al servizio delle Missioni”. Le suore NSA svolgono il loro servizio al Vangelo particolarmente in Africa, specialmente presso le donne africane, i bambini, le famiglie, in comunità apostoliche.

STILE DI VITA NSA

LO SPIRITO DI FAMIGLIA

In ogni comunità, la vita fraterna si cementa con lo spirito di famiglia, grazie al quale il rispetto delle differenze accetta di fare i conti con la ricerca costante del bene comune. Come la pietra di un edificio più vasto, la comunità NSA vuole essere una piccola immagine, un segno della Chiesa, Famiglia di Dio in Cristo. Una testimonianza che diventa possibile solo vivendo il comandamento dell’amore proposto da Gesù, accettando la quotidiana necessità di vivere la conversione e il perdono reciproco. Lo spirito di famiglia ci aiuta a costruire la comunità nella benevolenza, nella delicatezza, nella condivisione e l’amicizia.

“Regnino fra voi

lo spirito di famiglia,

l’unione e la concordia”

(Agostino Planque)

“Siate unite

e farete meglio

l’opera di Dio”

(Agostino Planque)

LA VITA COMUNITARIA INTERNAZIONALE

 Provenienti da Paesi diversi e riunite nel nome di Gesù Cristo per la stessa missione, siamo SEGNO dell’Amore di DIO” che vuole unire tutta l’umanità in un solo popolo.

La Preghiera e l’Eucaristia, sono il centro della nostra vita. L’amore vicendevole, la forza che ci unisce. La missione, la nostra passione.

La vita comunitaria è luogo privilegiato in cui crescere e a cui fare riferimento. Richiede relazioni autentiche baste su: lealtà, discrezione dei rapporti, perdono reciproco e riconciliazione.

Accogliendoci tra noi con stima e rispetto reciproco, vogliamo testimoniare che, in Cristo, la comunione nella diversità è possibile. (Cf Cost. 43)

Viviamo in comunità apostoliche, aperte sulle realtà locali, in ricerca del contatto con le persone, nella costante disponibilità all’incontro che permette lo scambio. Un servizio disinteressato che accetta il cambiamento, gli imprevisti, il trasferimento da un Paese all’altro, perché la vita missionaria è un continuo ‘uscire” per Dio.

LA SEMPLICITA’

La semplicità è una delle linee di condotta preferite dal nostro Fondatore e una nota distintiva della nostra spiritualità. Essere semplici, per noi, significa scegliere in ogni circostanza un atteggiamento di rettitudine, di verità e di disponibilità.

 

“Non voglio niente di più che la semplicità,

con una larghezza di vedute veramente apostolica”

(Agostino Planque)