Conclusa la Via crucis, iniziano le sette settimane di VIA LUCIS, per accompagnare Cristo che ci indica come vivere da risorti nel mondo. Una bella sfida in questo nostro tempo, dove notizie su guerre, povertà, violenze fisiche e verbali, fatica di vivere… circondano le nostre vite. E infatti la sfida è questa: aiutarci e aiutare a sollevare lo sguardo, a rivestire ogni persona, cosa, avvenimento, della luce della Risurrezione. Il compito dei missionari, e quindi dei cristiani, a Pasqua, è vivere e far vivere la Risurrezione nel proprio quotidiano, nel proprio luogo di vita, con le persone che ci sono accanto. 

E per farlo abbiamo bisogno di Gesù Risorto con noi. Di frequentarlo, di inserirlo nella nostra vita di ogni giorno, di farlo risplendere con i nostri pensieri, sentimenti e azioni. 

La Pasqua è fatta per durare. E in questo tempo liturgico vivremo il giorno pasquale per 50 giorni, fino a Pentecoste. Ogni giorno sarà Pasqua, sarà un ‘oggi’ dilatato dove la gloria di Dio si manifesta in tutto il suo splendore, dove la fede diventa visione e la speranza si riveste di consolazione. Oggi fiorisce tutto il cammino del dolore che abbiamo percorso e prende vita l’affermazione di Cristo: “Non temere, io ho vinto il mondo”. Oggi fiorisce l’albero della croce.

La risurrezione è la conferma della verità di tutto ciò che Cristo stesso ha fatto e insegnato, dell’autorità delle sue parole e della sua vita, della verità della sua stessa divinità, perché solo Dio può vincere la morte. Il Risorto guarisce le ferite dell’umanità desolata. Questa è la realtà della presenza salvifica di Cristo che celebriamo oggi: la salvezza, che ci porta nel mondo.

“Il Vangelo, dove la Croce di Cristo abbaglia gloriosamente, ci invita insistentemente alla gioia” (EG n.5). La gioia di una nuova vita deve essere tradotta in un nuovo modo di guardare la realtà. 

Quale lezione traiamo per la nostra vita dalla risurrezione di Gesù Cristo?

Ce lo indica la “Via della luce”. È una devozione recente, di cui oggi abbiamo bisogno. La storia di Gesù non finisce con la Via Crucis, ma prosegue con la Via Lucis: egli trionfa sul peccato e sulla morte. Risorto, trabocca del suo amore negli incontri intimi, portando la pace, restituendo la fede e la speranza al suo popolo, e infine dando loro la forza dello Spirito per compiere la missione che ha affidato loro. Tutto è illuminato da una nuova luce. Egli fa veramente nuove tutte le cose. Lasciamoci illuminare dalla presenza e dall’azione di Cristo risorto che ora vive per sempre in mezzo a noi. Lasciamoci riempire dallo Spirito Santo che anima l’anima. Ripercorriamo queste scene del Nuovo Testamento. Perché il Signore è risorto e “se uno è in Cristo, è una creatura nuova. Le cose vecchie sono passate, ecco ne sono nate di nuove” (2 Cor 5,17).

In questo numero vi proponiamo alcuni esempi di ‘vita nuova’ in Gesù risorto: una nuova ripartenza NSA in Africa, la realtà missionaria intercongregazionale di Modica, l’esperienza di una giovane dalle nostre suore in Ghana e la percezione dell’evento pasquale di chi vive in Italia. 

Buon cammino sulla via della luce e buon tempo pasquale a tutti voi lettori!

La redazione