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@Home è il fermento! Gli operatori stanno ripartendo con un nuovo programma di attività. È una bellissima équipe: operatori, psicologa, assistente sociale, avvocato, medico, mediatrice culturale per coloro che parlano inglese in più l’insegnante d’italiano per venti ore alla settimana. Poi c’è Milena, Marco, sr. Enrica ai pasti ed io. I nostri “ospiti” sono di diverse nazionalità arrivano dalla Nigeria, Somalia, Senegal, Mali, Cina, Algeria, Eritrea, Congo, Costa d’Avorio, Camerun e Gambia, in tutto settanta persone.

Abbiamo fatto il “curriculum” di ciascuno, ed un buon gruppo di questi è già ben inserito in percorsi di formazione o piccole attività: abbiamo ragazze che frequentano il corso di economia domestica organizzato dalla Comunità Sant’Egidio, una ragazza che segue dei corsi teorici e fa pratica ad un ristorante di Albano come cuoca, un ragazzo che comincerà presto a lavorare in un’autorimessa per il lavaggio delle auto, dodici ragazzi/e seguono un corso all’Associazione Integra che sta preparando  uno spettacolo. Altri sono iscritti al Centro Lavoro Giovani di Albano: un ragazzo che è  panettiere e si propone di trovare impiego nel suo settore e alcune ragazze che cercano di fare le baby–sitter… si sente, da parte loro, la tanta buona volontà e si spera davvero di poterli aiutare in queste loro attese.

salone-di-parrucchiera

Come “personale” ci siamo tutti impegnati a parlare sempre di più l’italiano con loro, anche se questo ci prende molto  tempo, consapevoli dell’aiuto ulteriore che possiamo  dar loro, perché senza il possesso della lingua è difficile trovare impiego. Abbiamo iniziato a ridipingere alcune stanze che più ne avevano bisogno, grazie all’aiuto del nostro insostituibile Gino aiutato anche da due ospiti del centro, Emmanuele e Moriba. Le ragazze sono impegnate in grandi pulizie. Stiamo sistemando il salone che diverrà  palestra e un’altra aula dell’ ex scuola convertendola a salone di parrucchiera.

Vari laboratori sono aperti nelle altre aule: informatica, cucito, danza, canto, ma il più ambito, senza ombra di dubbio, è quello di cucina… dalla quale escono profumi speziati durante tutta la giornata.

All’interno della nostra @home accogliamo alcune ragazze che portano dentro tanti drammi, ragazze “vulnerabili”, con tanta tristezza negli occhi, soprattutto  le ultime arrivate. Il loro tragico e violento passato è sempre vivo e presente: incubi notturni, insonnia, paura… alcune sono seguite dai medici dell’Associazione “Medici contro la tortura”, altre da psichiatri del SA.MI.FO. Tre di queste ragazze sono incinte: una vittima di tratta e due a seguito di violenze subite in Libia.

Fra gli ospiti abbiamo un ragazzino algerino di 7 anni, Ismaele, che frequenta la seconda elementare: si è ben integrato nella sua classe, è molto carino e sempre sorridente, malgrado la mancanza di quattro dei suoi denti!

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Aziz non ha ancora tre anni, è somalo di origine e ormai l’amico di tutti,  e tutti sono suoi compagni di gioco: corre da una stanza all’altra e si lascia coccolare da chiunque. Ismaele e Aziz sono i nostri artisti-pittori, ci tappezzano i muri con i loro disegni. Con loro poi ci sono i piccolissimi, quelli con meno di un anno, sei bimbe e un maschietto.

L’ultima domenica di ogni mese c’è una grande festa, si festeggiano i compleanni con torte, candeline, regalini, musica e danze a non finire…

Piccoli stralci di vita

Carissimi lettori,  eccoci qui per darvi qualche breve notizia di quello che si vive al Centro di Accoglienza  “@Home“ di Marino.

Per regalarci alcuni momenti felici da vivere insieme, per rendere importanti certi momenti della vita di ognuno e per sentirsi più in famiglia, è importante fare festa. È così che abbiamo deciso di festeggiare i compleanni dei nostri ospiti per mese.

Il 26 marzo abbiamo festeggiato due ragazze cinesi, una somala ed una nigeriana. È stata una bella serata, semplice, ma molto simpatica. Marco e Valerio si sono dati da fare per riempire la casa di musica, l’atmosfera era davvero bella. Faith e  Islam hanno preso il microfono e ci hanno offerto delle belle canzoni. Poi le ospiti somale hanno messo una loro musica e ballando hanno intonato i loro canti, ma non sono rimaste sole, molte altre le hanno subito raggiunte. Le ragazze cinesi, di solito molto riservate, hanno voluto anche loro esibirsi e ci hanno rallegrato con le loro belle e dolci voci, anche qui le altre ballavano accompagnando il ritmo della loro musica, battendo le mani.

Una serata da non dimenticare!!!!

Sull’onda di quello che abbiamo vissuto il mese scorso Ismaele di sette anni ha pensato di invitare tutta la sua classe. Ismaele ha preparato il biglietto di invito per tutti i suoi compagni, ed ha vissuto giorni di ansia ed emozione aspettando il giorno tanto atteso.

Primo aprile! Non è stato un pesce d’aprile, tutti i compagni di classe hanno risposto all’invito. C’erano 20 ragazzi e 30 genitori alla festa, con due maestre, una delle quali con tutta la sua famiglia. Ismaele era così emozionato che non sapeva più dove andare e cosa fare… Le mamme ed i ragazzi hanno giocato insieme a palla prigioniera. Mentre Marco e Valerio, gli addetti al suono,ci hanno rallegrato con canzoni che tutti poi cantavano e ballavano. Quante risate! Poi è arrivata l’ora della merenda, preparata da tutte le mamme. E poi, grande sorpresa, le mamme somale che stavano cucinando per la festa di compleanno di A sono venute a portare grossi vassoi di pastelle ripiene di carne macinata, cipolla, peperoni…, altre zuccherate, e poi come se non bastasse anche una colomba per gli amici di Ismaele! Applausi, ringraziamenti per tutto … la seconda merenda apprezzatissima da piccoli e grandi.

Grazie a questa bella iniziativa di Ismaele, ho avuto modo di incontrare i genitori, le maestre, che erano interessati all’accoglienza che facciamo e che volevano saperne di più, si sono dimostrati disponibili per poter, dare anche loro una mano. Davvero un bell’incontro per tutti. Passando attraverso i bambini l’integrazione è più facile, eccone una prova!

Quando gli amici di Ismaele sono partiti, gli operatori si sono dati da fare per preparare la festa “intima” cioè in famiglia @Home, per Aziz.

Le ospiti somale si erano dedicate al lavoro in cucina dal mattino per preparare la festa del loro piccolo e non hanno tralasciato niente: hanno pensato persino alle candeline per la torta, il cappellino con scritto buon compleanno da mettere in testa ad Aziz, ai coriandoli luccicanti…. e poi ai regali. Aziz era stupito dai tanti pacchi-regalo ricevuti, si guardava in giro non sapendo dove mettere le mani!

La semplicità, la gioia, l’attenzione portata ai bambini ci riempiono il cuore di soddisfazione e ci fanno sperare in un mondo migliore per tutti.

Sr Piera Sangalli, NSA